Istinto di protezione
di Simona Zizzari – Collaboratrice di Agenzia Bologna Porta San Felice
Ogni genitore è innatamente premuroso verso il proprio cucciolo e fa di tutto per proteggerlo. Anche in natura accade di consueto, basti pensare a una mamma lupa che tiene in bocca il suo lupacchiotto. C’è forse un luogo più sicuro per essere protetti? Da qui, infatti, il famoso detto: “in bocca al lupo”.
È per questo che sin dai primi momenti successivi alla nascita, un genitore si impegna a togliere ogni tipo di elemento di rischio con cui il proprio bambino possa entrare in contatto.
Ad esempio, a me è capitato di tenere la mia bimba nel lettino con le sponde per non farla cadere durante il sonno; far sparire, o meglio, nascondere cose appuntite e taglienti sapendo che si sarebbe potuta fare male e mettere dei paracolpi in ogni spigolo della casa.
Adesso che sta crescendo e inizia a prendere confidenza con il mondo, la proteggo da ciò che potrebbe accaderle a causa della sua inesperienza. Mi vengono in mente le rotelline che le ho montato sulla bicicletta che l’aiuteranno fino a quando non imparerà ad avere il necessario equilibrio.
Attraverso tutte queste accortezze, io cerco, come molti altri genitori, di tenerla al sicuro il più possibile. Ma sono consapevole che non tutto è sotto il nostro controllo – anzi il più delle volte quasi nulla – e che è sufficiente un attimo perché “l’impossibile” possa cambiare tutto.
Dal momento che non voglio portare sfortuna o esprimere un concetto solo attraverso la mia esperienza, ho cercato qualche informazione in proposito. Mi sono documentata e ho scoperto che, nel 2018:
2 famiglie su 5, con un figlio di età tra 0 e 2 anni, si sono rivolte al PS a causa di un infortunio al bambino
60 bambini, ogni giorno, accedono al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna
Fonti: SINIACA-IBD/Policlinico S.Orsola-Malpighi – 2019
Questi dati si riferiscono in maniera particolare ad infortuni avvenuti nell’ambiente domestico, e prendono scarsamente in considerazione tutti gli imprevisti che possono capitare mentre i bambini sono a scuola o fuori casa a divertirsi.
Come ho già detto, il mio obiettivo non è mettere paura o portare sfortuna. Mi interessa focalizzare la tua attenzione sulla necessità di prendere consapevolezza del fatto che gli imprevisti capitino più spesso di quanto si possa immaginare.
Per questo, quando parliamo dei nostri figli, credo sia d’obbligo ragionare razionalmente, senza inutili scaramanzie.
Infatti, il pericolo più grande non consiste nello spigolo vivo di un mobile o nel cancelletto chiuso male in cima alle scale. No.
Il pericolo più grande consiste nell’auto-convincerci che “tanto a me non capita”.
Purtroppo capita, e per questo è fondamentale essere preparati al maggior numero di eventi negativi, almeno per poterli fronteggiare da un punto di vista economico.
Se il danno fisico è inevitabile, ciò non vale per il danno economico che ne potrebbe conseguire.
Non credi sia una buona idea valutare in maniera adeguata la tua situazione?
Se vuoi parlarne per scoprire quale soluzione sia la migliore per te, puoi contattarci, venire direttamente in una delle nostre sedi, o parlare con qualcuno della nostra nutrita squadra. Ti aspettiamo!
L’impossibile accade, ormai dovresti saperlo.
Ti aspetto al prossimo numero. Non mancare!